Negli ultimi giorni sono venuta a conoscenza di una realtà editoriale nata alla fine del 2013 che si occupa di pubblicare narrativa in formato digitale. Ellera edizioni ha cominciato la sua avventura pubblicando in ebook opere della Scapigliatura, ma da poco ha inaugurato una nuova collana dedicata agli autori emergenti, Letteratura italiana Sommersa. Di questa collana fa parte (anzi, ne è l’iniziatore) il romanzo che ho affrontato io, La scomparsa di Massimiliano Arlt, scritto da Primo Canu.
La storia ha come protagonista Massimiliano Arlt, un ragazzo come tanti altri, che un giorno improvvisamente perde il padre e si trova a dover prendere le redini della famiglia. Oltre a fare i conti con una madre depressa, Max capisce che tutti i nodi vengono al pettine quando, al funerale del padre, viene avvicinato da uno strano personaggio che gli fa una proposta: in cambio di soldi (somme abbastanza sostanziose) deve solo prendere una pillola e dormire per qualche ora. Il ragazzo inizialmente accetta, ma da questo sogno, ad un certo punto, decide di svegliarsi, cercando di capire cosa gli succede mentre dorme. Finge, allora, di prendere il sonnifero, e la realtà si fa più viva davanti a lui.
Ma nel romanzo non c’è solo questo. C’è anche il passato di Massimiliano, il rapporto con suo padre, a volte affettuoso, altre volte più duro; le sue esperienze sentimentali, soprattutto con quella ragazza che per lui rappresenta l’amore vero e che non riesce a lasciar andare; l’impegno della gestione di una famiglia e dei soldi, quando improvvisamente tutto ti crolla addosso e, volente o nolente, devi fartene carico; e tanto altro. Prima della definitiva scomparsa del ragazzo.
A dispetto del numero di pagine – circa 160 – La scomparsa di Massimiliano Arlt non è un libro facile, e probabilmente è il motivo per cui ci ho messo un po’ prima di decidermi a scriverci su. Secondo me ci sono diversi livelli di lettura, andando avanti con la storia si ha continuamente la sensazione che qualcosa ci stia sfuggendo e dobbiamo fermarci un attimino a riflettere. Dall’intervista che Ellera ha fatto all’autore (parte 1 – parte 2) mi sembra di capire che questo effetto sia stato fortemente voluto da Canu:
Mi piacerebbe molto che La scomparsa di Massimiliano Arlt funzionasse davvero come tutti i bei racconti di Kawabata, di Kenzaburo Oe e di Poe: che sotto l’apparenza di un mistero bene ordinato, di una pagina chiara e trasparente, il lettore possa trovare senza rendersene completamente conto tutte le intensissime sensazioni di un sogno, ad un tempo estranee e intimamente proprie, ributtanti e attraenti, dolorose e medicamentose.
Canu ci spiega che per la nascita di questo suo romanzo si è ispirato ad un libro di Yasunari Kawabata, La casa delle belle addormentate, in cui un vecchio per alcune notti va a dormire in una casa d’appuntamenti con delle ragazze che hanno assunto una droga e sono addormentate fino al mattino, senza la possibilità di svegliarsi, qualsiasi cosa succeda. Diciamo che il concetto è simile alla storia di Max. Che cosa gli succede mentre dorme? Se inizialmente pensa che gli venga fatto del male mentre non è cosciente, perché non trova alcun segno su di sé? E come reagirà quando scoprirà ciò che davvero accade? Io personalmente non avrei pensato ad una tale spiegazione, non mi sarebbe venuto in mente nulla di simile dato che, comunque, la proposta del sonno indotto viene fatta a Max da quello che in realtà è un delinquente.
Forse anche grazie al cognome del protagonista (che mi ricordava Roberto Arlt), leggendo questo romanzo, mi sono venute in mente alcune somiglianze con la letteratura sudamericana e Bioy Casares in particolare. Canu ne parla anche nell’intervista. Nello specifico, mi sono ricordata di quando ne L’invenzione di Morel l’isolano capisce che cosa sta succedendo intorno a lui e decide di entrare a far parte di quel meccanismo misterioso diventandone, in pratica, il protagonista. Allo stesso modo, Max si sveglia dal suo “sonno” (non sono quello indotto dal sonnifero, ma quello della vita quotidiana) e scopre un mondo di cui non avrebbe mai pensato di far parte. E anche lui decide di restare a farne parte, per poi sparire.
La scomparsa di Massimiliano Arlt è un romanzo molto particolare da leggere attentamente. Trovo che Primo Canu abbia avuto un’ottima idea e l’abbia sviluppata bene.
Titolo: La scomparsa di Massimiliano Arlt
Autore: Primo Canu
Genere: Romanzo
Anno di pubblicazione: 2014
Pagine: 164
Prezzo: 4,99 €
Editore: Ellera Edizioni – Collana “Letteratura italiana Sommersa”
Giudizio personale:
Primo Canu è nato a Lecco nel 1977. Maggiore di cinque fratelli, vive e lavora in Brianza, dove conduce l’azienda di apicoltura di famiglia. La scomparsa di Massimiliano Arlt è il suo primo romanzo.
Un libro intenso, interessante e pieno di spunti, in cui tutti, credo, possano trovare qualcosa su cui riflettere.
Proprio così 😉
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