Qualche giorno fa mi è stato segnalato questo nuovo libro edito da Ottolibri, realtà editoriale che abbiamo conosciuto qui poco tempo fa. Passaparola di Simon Lane è uscito da pochissimo, il 10 settembre, ed è una sorta di giallo (A murder mistery, come recita il sottotitolo), molto particolare. Il protagonista della storia, nonché voce narrante, è Felipe, che si trova a Parigi, nella sua cella di prigione, impegnato a discolparsi parlando in un registratore per qualcosa che dice di non aver commesso. Felipe è un domestico filippino ed è stato accusato della morte di uno dei suoi datori di lavoro, un procuratore generale, ma si dichiara innocente perché lui ha solo trovato il corpo una mattina che si è recato a casa dell’uomo per fare i soliti servizi.
Felipe è un personaggio strano, palesemente poco furbo e poco istruito, che ripete spesso e volentieri le stesse cose. Fa un lunghissimo racconto della sua vita, del suo rapporto col compagno (di casa e di vita), del modo in cui è arrivato a lavorare a casa di persone di un certo livello e di come, negli ultimi tempi, fossero cambiate molte cose. Felipe, senza accorgersene, narra chiaramente la storia di un imbroglio, perché tutto sembra far cadere la colpa su di lui, ma allo stesso tempo si capisce che molti di quelli con cui è stato a contatto lo hanno incastrato. Questo intrigo, però, non viene mai chiarito bene dall’autore, lasciandoci nel dubbio di quale sia la verità, perché in fondo è lui che si è portato monsieur Charles in giro per Parigi dentro un cassonetto della differenziata, per gettarlo nella Senna come aveva letto che facevano gli indiani col Gange.
Il titolo, Passaparola, deriva dal modo in cui il protagonista ha conosciuto le persone per cui lavorava, quasi come se gli eventi fossero stati studiati e messi in fila per arrivare all’omicidio e all’accusa di colpevolezza nei suoi confronti:
Mister Penfold è uno scrittore e un amico di madame Gregory. E madame Gregory è un’amica del senhor Ponte, gli ha raccolto del denaro per aiutare la gente in Brasile a fare lavori a maglia, almeno penso fossero a maglia. Comunque, dopo che stavo lavorando per il senhor Ponte da qualche mese, il senhor Ponte mi ha chiesto se fossi interessato a lavorare per madame Gregory, perché il domestico personale di madame Gregory non poteva più lavorare per lei, essendo andato in pensione. Così ho ringraziato il senhor Ponte e sono andato a trovare madame Gregory e madame Gregory mi ha assunto. E poi, qualche mese dopo, madame Gregory ha detto che conosceva qualcuno, un inglese di nome mister Penfold, che era uno scrittore e aveva bisogno anche lui di un domestico personale, non ne aveva mai avuto uno prima e, sebbene vivesse in un appartamento piccolo, questo aveva bisogno di qualcuno che glielo pulisse come d’altronde qualsiasi appartamento, piccolo o grande, ha bisogno di qualcuno che lo pulisca. È così che sono finito a lavorare per mister Penfold. Passaparola.
A me questo libro è piaciuto, come pausa da uno più grande (sto leggendo un librone, per ora) ti fa riposare il cervello. Comunque devo confessare che non mi ha entusiasmata, perché io di base mi aspetto sempre molto di più da un romanzo, forse troppo, onestamente. Purtroppo non è uno di quei libri che mi restano dentro dopo averli letti, ma è comunque un ottimo passatempo.
Titolo: Passaparola
Autore: Simon Lane
Traduzione: Cristina Ingiardi
Genere: Romanzo
Anno di pubblicazione: 2014
Dimensioni: 1032 kb (formato Kindle)
Prezzo: 4,99 €
Editore: Ottolibri
SIMON LANE nasce nel 1957 in Inghilterra. Artista poliedrico, scrittore, saggista, giornalista, fa una vita girovaga e leggendaria tra Stati Uniti ed Europa. Nel 1992 pubblica in Francia Le Veilleur (Ch. Bourgois, Parigi), cui seguono i romanzi Still-life with Books, Fear (Bridge Works Publishing, New York, 1993 e 1998), Twist (Abingdon Square Publishing, New York, 2010), e l’antologia The Real Illusion, (New York, 2009).
Nel 2001 si trasferisce a Rio de Janeiro, lavorando come corrispondente. Scompare prematuramente nel 2012.