“Chopin” di Eva Polanski

12307993_10207136959293758_5855346921257622043_oGuardando il catalogo Piemme sono stata attirata subito da una copertina con sopra un magnifico gattino grigio, un certosino, allora non ho resistito e ho dovuto per forza leggerlo. Solo che (come vi ho già detto nel post dell’altro giorno su Marian) poco prima di finirlo mi sono accorta che l’autrice, Eva Polanski, aveva già pubblicato un altro romanzo con gli stessi personaggi, precedente a quello che avevo tra le mani. Per questo motivo mi sono subito messa a leggere quell’altro, in modo tale da fare uscire in ordine almeno le recensioni.

Chopin è un libro fresco fresco, edito da Piemme il 17 novembre 2015. La protagonista è proprio Eva Polanski, ma dato che all’inizio è specificato che si tratta di un’opera di fantasia e che ogni riferimento a persone o fatti reali è puramente casuale, la consideriamo un’autobiografia fittizia. Eva narra in prima persona una storia leggera ma che conquista il lettore. Tutto ha inizio quando si trova dalle parti di Deauville in macchina con la sua amica Ingrid e la sua gatta Marian, una gatta che non ha bisogno di trasportino perché sta sempre con lei, una micia che rappresenta il suo nume protettore esattamente da quando l’ha salvata dalle acque del Tamigi anni prima. In lontananza vedono un uomo sulla spiaggia col suo cane, Marian fugge subito verso di loro e si mette a giocare col bracco. Così le ragazze fanno amicizia con l’uomo, Pierre, che incontreranno anche nella loro prossima tappa.
All’Ile d’Oléron Ingrid non c’è più, è fuggita senza dire niente ad Eva, che è lì per un lavoro di traduzione per la moglie di un professore. Eva si ritrova completamente sola, dato che Marian si è volatilizzata facendola sprofondare nello sconforto più totale. Marian per lei non era solo una compagna di vita ma quasi una guida spirituale, un essere superiore. A quel punto la cerca dappertutto e non riesce a trovarla, si fa aiutare anche dal bracco di Pierre, il quale è lì per un concerto (fa il liutaio). Pierre, con cui intreccia una relazione. Ma proprio in quei giorni Eva trova un gattino che ha bisogno delle sue cure, un certosino (da quelle parti sembrano essere tutti amanti dei certosini, razza speciale) che la considera la sua mamma e che si mette a danzare tutto contento ogni volta che sente Chopin, da cui di conseguenza prenderà il nome.

Eva nel suo viaggio conosce tante persone sagge, invidiose, competitive, gentili, viene a contatto con le cose brutte della vita, sperimenta la solitudine. Ma da quando trova Chopin ritorna in pista. Nonostante i primi tempi sia convinta di tradire Marian dando affetto a Chopin, capirà l’insegnamento che qualcuno le ha dato: non si ama una sola volta, ci si può affezionare ad altri, e dopo una grande batosta si può amare anche meglio e più di prima. Ritroverà la sua amica Ingrid e comincerà una nuova vita.

Questo romanzo mi è piaciuto davvero molto e non solo perché si parla di gatti. È una storia leggera, semplice, senza fronzoli che non scade mai nel melenso. E poi stavo anche leggendo un saggio di Camus, quindi immaginate che sollievo sia stato per me fare degli intervalli e tuffarmi in Chopin!
La protagonista qualche anno prima ha avuto una brutta delusione d’amore e si è chiusa a riccio, non ammette che si possa lasciar andare il passato ed aprirsi al futuro. Tutti le spiegano che forse Chopin è stato un regalo lasciatole da Marian per farle capire che deve andare avanti, senza più in testa quel George che le aveva fatto tanto male e senza la sua stessa gatta. Quante volte succede anche a noi? Non si può vivere contemporaneamente nel passato e nel presente, perché altrimenti non ci sarà mai un futuro. Ma per quanto siamo legati alle nostre brutte storie prima o poi accade qualcosa per cui decidiamo che bisogna riaprire gli occhi e riprendere da dove eravamo rimasti.

C’è una cosa che non ho capito, però. L’autrice in diversi punti accenna ad eventi che accadranno in un futuro imprecisato, ma poi taglia corto dicendo qualcosa come “Ma non ancora è il momento, ne parleremo dopo”. Questo mi fa pensare che ci sarà un altro volume in uscita, o almeno lo spero perché questa storia e questi personaggi mi piacciono davvero moltissimo.

Chopin è arrivato in un momento in cui anche a me sono sparite due gattine (qualcuno di voi saprà che ne ho tanti), forse qualcuno me le ha prese dal giardino pensando che fossero delle randagine. Per questo motivo l’ho preso un po’ sul personale e mi ha aiutato anche nel mio dispiacere. Ma non parliamo dei fatti miei. Vi consiglio questo libro se siete amanti degli animali e avete voglia di una bella storia.

Buona lettura!

Titolo: Chopin
Autore: Eva Polanski
Genere:
 Romanzo 
Anno di pubblicazione:
 17 novembre 2015
Pagine: 429
Prezzo: 18,50 €
Editore: Piemme – Voci

Giudizio personale: spienaspienaspienaspienasmezza

12 pensieri su ““Chopin” di Eva Polanski

  1. Sembrano dei bei romanzi, la lettura ideale per le vacanze di Natale, anche se avrò certamente dei compiti da correggere e un altro volume in attesa. Però dalla tua recensione immagino che possano piacermi.
    Grazie, come sempre, e buona domenica.

  2. Lo sto leggendo in questi giorni! Una bella storia, che ti prende, ti conquista pagina dopo pagina. Questo dolce certosino che balla appena sente la musica del mitico compositore, che ti consola e ti rincuora come solo i gatti sanno fare…. Bel libro davvero!!
    P.s.:Adoro i gatti

  3. Mi sono piaciuti tutti i libri di Eva Polanski che ho letto con molto piacere. Brava scrittrice . Spero pubblichi altri libri. Io li leggerò molto volentieri.

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