La misura imperfetta del tempo | Monica Coppola

Quel giorno aveva capito che ci sono cose
che non puoi cambiare, anche se ci provi.
E l’unico modo che hai per sopravvivere
è provare a far finta che non esistano più.

 

La misura imperfetta del tempo è un romanzo di Monica Coppola uscito il 16 maggio, una delle ultime novità della casa editrice torinese Las Vegas edizioni. Le protagoniste sono tre donne di tre generazioni diverse: Mia ha ventidue anni, è cresciuta nella periferia torinese coi nonni materni e lavora in un ipermercato, è una ragazza insicura che sente su di sé la responsabilità del mondo e soprattutto quella di prendersi cura di Zita, la nonna, che invece è una donna vivace, allegra, che a volte si sente un po’ soffocata dalle attenzioni della nipote. Poi c’è Lara, la madre di Mia, che da tanti anni ormai vive a Milano, dove dirige un famoso negozio di intimo e in famiglia si fa sentire o vedere di rado; dopo essersi bruciata con un amore passato, ha deciso di non aprire più il suo cuore a nessuno e passa il suo tempo con uomini conosciuti su app d’incontri, relazioni usa e getta per niente impegnative. Da circa sei mesi però è venuto a mancare Tore, il nonno, padre di Lara, e Mia ha organizzato per Zita, ormai vedova, una gitarella ad Abano, un viaggetto organizzato per coccolarsi un po’. La nonna da quel viaggio torna cambiata, più allegra e svampita, più sicura di sé, ma soprattutto, dopo qualche comportamento strano, rivela di essersi innamorata e di stare con un uomo conosciuto durante la gita. Mia è allarmata, la angustia il pensiero che la nonna stia sostituendo Tore, si preoccupa che ci sia dell’altro sotto e avvisa Lara, che in un primo momento fa spallucce, ma poi sente rinascere il legame familiare e parte per Torino.

Nella loro famiglia ci sono alcuni punti oscuri, verità che non solo il lettore ignora, ma che a quanto pare conosce solo Lara: perché è voluta scappare via da Torino? Chi è il padre di Mia? Tutti le hanno sempre dato della poco di buono, per molti era quella facile, quella che ci stava e che a vent’anni è rimasta incinta di chissà chi e che non aveva nemmeno un istinto materno tale da prendersi cura della bambina che poi è nata. Mia ha sentito molto la mancanza di un padre e della madre, coccolata dai nonni da piccola è poi cresciuta e ha preso coscienza della sua vita; i riccioli che aveva da bambina li ha costretti e fatti avvizzire nei dreads, vive in un appartamento minuscolo in un quartiere orrendo, si accontenta di un lavoro che non le dà niente, vuole avere il controllo su Zita e, come le fa notare il suo migliore amico Andrea, sembra non avere una vita al di fuori di tutto ciò.
Ma, com’è scritto sulla copertina del romanzo, tutto invecchia, tranne la verità, e questa verità verrà finalmente a galla poco prima delle nozze di Zita e Santo.

Adesso hai tutte le pagine della tua storia. Decidi tu come andare avanti.

Mia, Lara e Zita, sono tre figure di donne molto diverse ma dai caratteri ben delineati. Forse Lara è quella che sembra avere più ombre, anche se da qualche flashback si capisce che nel suo passato c’è più di un trauma. Noi non sappiamo fin dall’inizio cosa ha dovuto passare, ma man mano che Monica Coppola procede con la narrazione troviamo vari pezzetti di un puzzle che insieme ai suoi personaggi dobbiamo ricostruire. Lara apparentemente è fredda, interessata solo al suo lavoro, alla sua linea e al suo aspetto, che deve essere sempre impeccabile. Ma perché è diventata così? Che significa quel prurito al collo che la angustia in determinate situazioni? Assomiglia molto al “codice morso” di Mia, quel crampo allo stomaco che sente la ragazza quando avverte di essere in difficoltà. L’autrice è molto brava, anche quando non entra troppo a fondo nella mente delle tre donne, a farci comprendere cosa provano, le descrive nei loro piccoli comportamenti, quasi dei tic, che le caratterizzano e che sono indizi di sentimenti, stati d’animo.

La vita continua, Mia. Anche quando non ne hai voglia. Se resti immobile ti passa sopra, ti schiaccia. Devi andare avanti.

La misura imperfetta del tempo è un romanzo familiare non scontato né banale che procede piano piano, si entra nella storia lentamente e ogni elemento viene introdotto al momento giusto. È anche un’interessante riflessione sul tempo, su come i segreti non finiscano mai in un buco nero ma, anzi, non vengano dimenticati e col passare degli anni possano essere svelati; le verità più a lungo vengono taciute e più diventano pesanti, pesanti al punto tale che sembra che l’universo intero collabori per ritrovare la leggerezza e poter chiudere capitoli aperti da troppi anni. Ma non ci sono solo drammi, la Coppola spesso alleggerisce la storia con grande ironia.
Buona lettura!

Titolo: La misura imperfetta del tempo
Autore: Monica Coppola
Genere: Romanzo
Anno di pubblicazione: 16 maggio 2019
Pagine: 221
Prezzo: 14 €
Editore: Las Vegas


Monica Coppola è nata nel 1974 a Torino. Ha pubblicato i romanzi Viola, vertigini e vaniglia (BookSalad, 2015) e La misura imperfetta del tempo (Las Vegas edizioni, 2019).
Ha curato l’antologia “Dai un morso a chi vuoi tu” (BookSalad, 2016). Ha scritto racconti per “La Repubblica – L’Espresso” e “Carie”, e collaborato con il blog di “Vanity Fair”. Si occupa di marketing e formazione.

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