La contemporaneità dei classici

La contemporaneità non esiste. Non esiste, dopo la Relatività, nella fisica e non esiste, dopo la Storia, nell’arte. Che i classici siano nostri contemporanei è un conforto idealistico e una menzogna pubblicitaria. Questa però non è una conclusione, ma una premessa. L’esperienza dei classici ci dice il contrario. Non sono nostri contemporanei, siamo noi che lo diventiamo di loro. Dimenticarli in nome del futuro sarebbe il fraintendimento più grande. Perché i classici sono la riserva del futuro.

da I contemporanei del futuro. Viaggio nei classici,
Giuseppe Pontiggia
Mondadori, Milano, 1998

Giuseppe Pontiggia (Como, 25 settembre 1934 – Milano, 27 giugno 2003), scrittore, aforista e critico letterario italiano, nel suo studio milanese (ph. Leonardo Céndamo).

Conoscenza e saggezza

Anche da giovane non riuscivo a condividere l’opinione che, se la conoscenza è pericolosa, la soluzione ideale risiede nell’ignoranza. Mi è sempre parso, invece, che la risposta autentica a questo problema stia nella saggezza. Non è saggio rifiutarsi di affrontare il pericolo, anche se bisogna farlo con la dovuta cautela. Dopotutto, è questo il senso della sfida posta all’uomo fin da quando un gruppo di primati si evolse nella nostra specie. Qualsiasi innovazione tecnologica può essere pericolosa: il fuoco lo è stato fin dal principio, e il linguaggio ancor di più; si può dire che entrambi siano ancora pericolosi al giorno d’oggi, ma nessun uomo potrebbe dirsi tale senza il fuoco e senza la parola.

(Isaac Asimov)

Isaac Asimov, nato Isaak Judovič Ozimov (Petroviči, 2 gennaio 1920 – New York, 6 aprile 1992), biochimico e scrittore russo naturalizzato statunitense.

Cosa abbiamo da dire oggi?

Ci sono dei periodi, nella nostra storia, in cui per guardare avanti bisogna voltarsi. Come ai tempi di Omero e come oggi. Achille, Ettore e Ulisse avevano qualcosa da dire a chi viveva mille anni dopo di loro e hanno qualcosa da dire ancora a noi, dopo che sono passati altri tremila anni. Qualcosa che né la televisione né il web né i vicini di casa saprebbero dirci.

[Sebastiano Vassalli, da “Terre Selvagge”,
Rizzoli, 2014]

Sebastiano Vassalli (Genova, 24 ottobre 1941), scrittore italiano.

Il 25 maggio 1938 nasceva Raymond Carver

Se siamo fortunati, non importa se scrittori o lettori, finiremo l’ultimo paio di righe di un racconto e ce ne resteremo seduti un momento o due in silenzio. Idealmente, ci metteremo a riflettere su quello che abbiamo appena scritto o letto; magari il nostro cuore e la nostra mente avranno fatto un piccolo passo in avanti rispetto a dove erano prima. La temperatura del corpo sarà salita, o scesa, di un grado. Poi, dopo aver ripreso a respirare regolarmente, ci ricomporremo, non importa se scrittori o lettori, ci alzeremo e, “creature di sangue caldo e nervi”, come dice un personaggio di Cechov, passeremo alla nostra prossima occupazione: la vita. Sempre la vita.

[Dalla prefazione di “Da dove sto chiamando”,
Raymond Carver, 1988,
trad. Riccardo Duranti, Einaudi, 2010]

Raymond Clevie Carver Jr. (Clatskanie, 25 maggio 1938 – Port Angeles, 2 agosto 1988), scrittore, poeta e saggista statunitense.