Lunedì 6 marzo con il gruppo di #LeggoNobel ci siamo dedicati alla lettura di un libro veramente breve di un autore italiano, Dario Fo, scomparso lo scorso anno ma ricordato soprattutto per il teatro, tanto che molta gente non sa che ha scritto anche altre cose. Noi siamo andati a trovare un romanzo piccolo piccolo, Razza di zingaro, in cui si racconta in maniera un po’ teatrale la storia di un personaggio realmente esistito, Johann Trollmann, un pugile tedesco nato da una famiglia di origini sinti (un’etnia nomade europea, i cui membri vengono spesso definiti, anche nel libro, zingari). Johann, detto Rukelie (l’albero) per la sua bellezza e il suo fisico, divenne famoso intorno alla fine degli anni Venti per il suo stile nel combattimento: faceva dei movimenti brevi, era molto rapido e durante gli incontri sembrava che danzasse (cosa che si ritroverà molti anni dopo anche in Muhammad Ali). Questo ragazzo – e lo chiamiamo ragazzo perché non raggiunse nemmeno i quarant’anni – ebbe la grande sfortuna di nascere e vivere nel periodo sbagliato, quello della prima guerra mondiale e anche della seconda, divenendo anche oggetto della persecuzione nazista.
Johann innanzitutto, nonostante fosse famoso, non riuscì mai a vincere i campionati importanti, perché era uno zingaro, ma il nazismo incise molto anche sulla sua vita: tra le altre cose fu costretto a divorziare dalla moglie perché questa potesse cambiare cognome, si dovette sottoporre alla sterilizzazione, e infine fu deportato al campo di Neuengamme, nei pressi di Amburgo, dove tutti lo conoscevano e lo facevano combattere contro le guardie nonostante fosse stremato e malato.

Quella di Rukelie è una storia forte, che è stata raccontata anche da altri autori, ma di cui, personalmente, non sapevo nulla. Lo stile di Fo romanziere è asciutto, senza orpelli, e ha anche un taglio teatrale: è pieno di dialoghi, rapidi e fitti. Se di positivo c’è che si ha l’impressione di trovarsi nella scena coi personaggi e vivere la storia insieme a loro, il lato negativo è che si può un po’ perdere il filo e stancarsi. Ad ogni modo, il libro scorre e si legge facilmente.
Razza di zingaro va a inserirsi nella collana Narrazioni dell’editore Chiarelettere, una collana che raccoglie storie vere narrate da autori di un certo livello. Dario Fo, nello specifico, in questo libro uscito nel 2016, ha scelto di seguire la vita di Johann Trollman dagli 8 ai 36 anni, raccontandoci di come sia nata la passione per li pugilato, di come fosse bello e le ragazze fossero impazzite per lui, di come fossero le famiglie sinti e di come dovette destreggiarsi per sopravvivere durante il regime nazista. Ma l’autore non si limita a narrare. Fo, versatile com’era, ha pensato di inserire nel libro alcune illustrazioni realizzate da lui, disegni molto belli (spesso quasi abbozzati) che rappresentano pugili nell’atto di combattere ma non solo.

Per quanto mi riguarda, sono partita con poche aspettative su questo libro, ma confesso che mi ha stupito. Non mi aspettavo una storia del genere perché, come ho già detto, non conoscevo il protagonista e le sue vicende. Ve lo consiglio!
(Dal 10 aprile inizieremo la lettura di Sconosciute di Patrick Modiano. Ci trovate qui: https://www.facebook.com/groups/leggonobel/)
Titolo: Razza di zingaro
Autore: Dario Fo
Genere: Romanzo
Anno di pubblicazione: 2016
Pagine: 160
Prezzo: 16,90 €
Editore: Chiarelettere