In breve: “Holden, Lolita, Živago e gli altri. Piccola enciclopedia dei personaggi letterari (1946-1999)” di Fabio Stassi

IMG_20151102_185726Mi sono ritrovata a leggere questo libro perché m’incuriosiva e poi perché avevo bisogno di qualche piccolo stacco da un romanzo molto bello ma impegnativo. Mi aspettavo di trovarci dentro chissà cosa e invece, purtroppo, me lo sono portato dietro per giorni perché volevo finirlo a tutti i costi, anche se vi confesso che qualche pezzo l’ho saltato. E si poteva benissimo saltare perché, come riporta il sottotitolo, Holden, Lolita, Živago e gli altri, scritto da Fabio Stassi ed edito da minimum fax nel 2010, è una piccola enciclopedia dei personaggi letterari (di libri pubblicati tra il ’46 e il ’99) che più hanno colpito l’autore.

Ogni personaggio occupa una o due paginette e parla di sé in prima persona, racconta la propria storia direttamente al lettore. Stassi si immedesima in quel particolare personaggio – che non sempre è il protagonista del romanzo a cui appartiene – e ci fa un piccolo riassunto del suo vissuto, di quello che gli è successo, di chi ha amato, di chi ha perso o di ciò che nella sua esistenza ha cercato e magari non è riuscito a trovare. Holden, Lolita e Živago sono solo tre dei tantissimi “narratori” di questo libro, ma troviamo anche Giuseppe Vella (Il consiglio d’Egitto di Sciascia), Clara (La casa degli spiriti della Allende), Don Fabrizio principe di Salina (Il Gattopardo di Tomasi di Lampedusa) o Santiago (Il vecchio e il mare di Hemingway). Tutte queste mini-autobiografie possono essere un grande aiuto per chi ha bisogno di qualche suggerimento di lettura: ci si può appassionare alla microstoria di un personaggio e decidere in seguito di leggerne la versione estesa, ovvero il libro di cui esso fa parte. Questo, secondo me, è il senso del libro, perché altrimenti non capisco dove voglia andare a parare. Interessante, per carità, ma sicuramente non appassionante, anche perché non c’è una trama e dopo le prime autobiografie ci si stanca molto facilmente. Io, infatti, come ho già detto, qualche pezzo l’ho saltato, ma voglio comunque lasciarvi un assaggino proprio dal punto in cui parla un personaggio del mio amato Hemingway.

SANTIAGO

Di me hanno sempre detto ch’ero un vecchio strano. Avevo la pelle del viso screziata dal sole, le mani segnate di cicatrici e la camicia che pareva una vela bucata o una carta geografica. Dormivo poco e sognavo leoni.

Da ottantaquattro giorni non tiravo su nemmeno un granchio. Ma già una volta mi era accaduto, e per più tempo. Forse per questo le spalle mi sostenevano ancora salde e gli occhi mi brillavano d’un colore indomito.

Alla Terrazza, mi scansavano come si evita un appestato. Non me ne davo cura. Se mi offrivi una birra, ti chiedevo il giornale e mi mettevo a leggere degli Yankees e del grande DiMaggio. Che importanza poteva avere se ormai nessuno si ricordava di quando avevo vinto a braccio di ferro il gigante negro di Cienfuegos, in una taverna di Casablanca?

Nessuno, tranne quel ragazzo che mi voleva bene. Importante era la mia ostinazione, continuare a pensare al mare come a una donna e sapere che si conoscono tanti trucchi per fregare la sfortuna. Per me, sarà sempre una lotta memorabile, e una passione di crampi e solitudine. Al largo, mi aspettava un gigantesco Marlin, un fratello nell’agonia e nella disperazione, nella capacità di sopportare il dolore. Ma fratelli non erano i pescecani che sarebbero venuti. Perché questa è la regola: che ogni vittoria si riduca in poco tempo a un mucchio di ossa predate dalla corrente; e che la sconfitta sia, invece, sempre «definitiva e senza rimedio».

(Ernest Hemingway, Il vecchio e il mare, 1952)

Buona lettura!

Titolo: Holden, Lolita, Živago e gli altri. Piccola enciclopedia dei personaggi letterari (1946-1999)
Autore: Fabio Stassi
Genere:
 Saggistica
Anno di pubblicazione:
 aprile 2010
Pagine: 332
Prezzo: 12,50 €
Editore: minimum fax

Giudizio personale: spienasmezzasvuotasvuotasvuota