Taccuino delle piccole occupazioni | Graziano Graziani

Alle volte penso che la vita sia un tempismo imperfetto,
e mancarsi non è meno nobile di prendersi.

 

Taccuino delle piccole occupazioni è un romanzo di Graziano Graziani uscito per Tunué il 12 marzo, uno di quei libri pubblicati a ridosso dell’inizio della quarantena e che potrebbero essere stati penalizzati dall’emergenza. Anche i miei livelli di concentrazione hanno subito uno scossone, quindi sono riuscita a leggerlo solamente in questi giorni, gustandomelo con attenzione.  L’autore non lo conosco, ma leggo un po’ ovunque che ha scritto per Quodlibet un paio di inventari letterari, cosa che di sicuro ha un legame forte col Taccuino, che è il suo primo romanzo. Parliamo della struttura, perché questo libro è formato da capitoli più o meno brevi ed è molto frammentario. La struttura, appunto, è una logica conseguenza, in questo caso, della storia che Graziani racconta.

Girolamo Girolimoni è un uomo sulla sessantina (e anche di più) caratterizzato da una serie di particolarità: è nato il 29 febbraio, un giorno che i calendari contano una volta ogni quattro anni; detesta i bambini e i turisti ma ama i quadrati; rilegge periodicamente le agende per ricordarsi delle persone del suo passato. Girolamo ha tante qualità che lo rendono – come in fondo ognuno di noi – unico. Eppure unico non è, perché scopre che c’è un individuo col suo stesso nome, nato il suo stesso giorno, con le sue stesse generalità, e vuole trovarlo per risolvere delle difficoltà burocratiche e non solo. Tutto questo nasce da una scoperta particolare: Girolamo soffre di narcolessia. Si addormenta così dal nulla, anche per vari giorni, e gli capita sempre quando si trova a dover fare una scelta importante. Lui semplicemente crolla, il suo corpo lo tira fuori da qualsiasi impasse, senza che lui ne sia consapevole. E di questo prova a parlare con un dottore, che però poi sparisce, e con un orologiaio, come se questi potesse rimettergli a posto degli ingranaggi che non funzionano bene.

A causa di questi blackout Girolamo ha anche dei problemi di memoria: non ricorda moltissime cose e non riesce a dare forma logica a quelle che ricorda, non è capace di stabilire nessi né un ordine cronologico. È come se tutto nella sua testa fosse impastato, anche Viola, la donna che ha amato e che a volte c’è e altre volte svanisce. Nei piccoli capitoli, che prendono spunto da attività o oggetti particolari, Girolamo si racconta in terza persona, ma questi racconti si alternano a narrazioni in prima persona in cui il protagonista scava dentro di sé per capire dove stia l’irrisolto. Nemmeno questi spezzoni sono in ordine cronologico, ma come potrebbero esserlo se Girolamo stesso diventa un’entità quasi astratta, lui che esiste solo ogni 4 anni ed è lontano da persone, ricordi, luoghi?

Se tutto diventa relativo, allora, l’unico valore che resta siamo noi stessi. Il nostro corpo, la nostra sussistenza in questa vita – visto che è tuttora l’unica di cui si abbia notizia -, pensa Girolamo. Questi sono tempi dove ci si può permettere l’individualità. Anzi, dove l’individualità è il bene primario, il valore fondamentale.

È un taccuino, il suo, un elenco fatto di piccole cose che forse così piccole non sono, perché rappresentano il racconto di una vita che piano piano va sbiadendo e di cui non riesce più a cogliere collegamenti ed eventi importanti. Girolamo sente che la sua esistenza è tutta un “forse”, che sta perdendo la sua identità e che questa identità probabilmente non è neanche del tutto sua, motivo per cui decide di cercare l’altro Girolamo. Ma a cosa può portare una ricerca di questo tipo? Quale sarà la rivelazione? Ma soprattutto, perché scrivere un taccuino?
Buona lettura!

Titolo: Taccuino delle piccole occupazioni
Autore: Graziano Graziani
Genere: Romanzo
Anno di pubblicazione: 12 marzo 2020
Pagine: 228
Prezzo: 14,50 €
Editore: Tunué


Graziano Graziani Nato a Roma nel 1978, è una delle voci di Radio 3 e il caporedattore dei Quaderni del Teatro di Roma. Ha firmato i saggi Atlante delle micronazioni e Catalogo delle religioni nuovissime per Quodlibet.
Taccuino delle piccole occupazioni è il suo primo romanzo.

3 pensieri su “Taccuino delle piccole occupazioni | Graziano Graziani

  1. Mi attirano sempre i debutti nel romanzo completo. Ne sto leggendo uno adesso e trovo significativo la scoperta della nuova generazione di autori.

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