In breve: “Allontanarsi” (La saga dei Cazalet vol. 4) di Elizabeth Jane Howard

1497533588404879800727Finalmente sono riuscita a dedicarmi a un libro che aspettavo da tanto tempo, il quarto volume della saga dei Cazalet di Elizabeth Jane Howard, e come c’era da aspettarsi l’ho divorato. Questa volta ho deciso di parlarne in breve perché si tratta comunque di una saga, non posso ripetere continuamente ciò che vale per tutti i volumi e non posso nemmeno dare dettagli sulla trama perché rischio di fare dei bruttissimi spoiler (la storia va sempre avanti e con essa i personaggi). Comunque, per chi volesse rinfrescarsi la memoria, qui ci sono la PRIMA, la SECONDA e la TERZA parte della storia. Adesso vi parlo un po’ della quarta.

Avevamo lasciato i nostri Cazalet a guerra ormai finita – siamo nel 1945 e c’è stato da poco lo sbarco in Normandia. Adesso li ritroviamo intenti a riorganizzarsi, a riprendere la vita normale che non conducevano da tanto tempo: ci sono, ancora per poco, i razionamenti di cibo, le tessere per il vestiario, e nessuno ha grandissime possibilità economiche. Gli adulti sono invecchiati, i bambini sono diventati ragazzi, le ragazze ormai giovani donne, qualcuno è tornato, qualcun altro non c’è più e la vita continua per tutti. È così che, come dice il titolo, ci si allontana, specialmente i più giovani prendono la loro strada, come Polly che ormai lavora come arredatrice, Clary che sta scrivendo un romanzo o Teddy a cui è stato affidato un impiego all’interno dell’azienda di legnami di famiglia. C’è qualche grande sconvolgimento, ma rientra tutto nell’ordine naturale delle cose: amori che finiscono e amori che nascono, vite che finiscono e vite che nascono.

Quello che però stupisce in questo quarto episodio della saga è il personaggio di Archie Lestrange che è entrato in sordina quasi all’inizio della storia come un vecchio amico di Rupert e adesso è diventato a buon diritto uno dei protagonisti principali, tanto che ci sono interi capitoli dedicati a lui e non appare solo in quelli relativi agli altri. È la spalla su cui piangere di tutta la famiglia Cazalet, un punto fermo, quello che, come figura, si è evoluto di meno nel corso della vicenda perché già all’inizio era quello saggio, intelligente e riflessivo della combriccola. Tutti, grandi e piccoli, si confidano con lui (perfino la Duchessa), gli raccontano i propri segreti coscienti del fatto che è come una botte di ferro. La differenza con le prime tre parti della storia, però, sta nel fatto che adesso Archie non è più una comparsa nelle storie altrui, ma ha preoccupazioni, desideri e sogni tutti suoi che verranno a galla piano piano, con la pacatezza che contraddistingue il suo carattere.

Mi sembra superfluo ribadire che il linguaggio della Howard è delicato, con una chiara impronta femminile e attento ai più piccoli dettagli. Allontanarsi – come il resto della saga di cui fa parte – è un libro facile, scorrevole, ma non per questo banale, anche se sembra che ogni libro sia più bello del precedente, come a creare un crescendo di emozioni che culminerà con l’ultima parte. Sono dell’idea che sia davvero semplice appassionarsi ai Cazalet e a una storia così tipicamente inglese (se vi piace quel genere). Adesso non vedo l’ora che esca il prossimo, ma ci sarà qualche mese da aspettare, mi dicono.
Nel frattempo buona lettura!

Titolo: Allontanarsi
Autore: Elizabeth Jane Howard
Traduttore: Manuela Francescon
Genere:
 Romanzo
Anno di pubblicazione:
 1996 (2017 questa edizione)
Pagine: 670
Prezzo: 20 €
Editore: Fazi

Giudizio personale: spienaspienaspienaspienaspiena