Troppo amore | Almudena Grandes | #BlogNotesMaggio

Era troppo amore e non sapevamo gestirlo,
potevamo solo sorbirne il veleno fino all’ultima goccia.

 

Anni fa nel mio percorso di studi, oltre ai normali corsi di letteratura spagnola, mi sono trovata a seguire un seminario sul romanzo spagnolo contemporaneo. Come esame finale era prevista la scelta di un autore e la discussione critica di un suo romanzo inserito all’interno del suo genere particolare. Io scelsi un giallo di Manuel Vásquez Montalbán con protagonista Pepe Carvalho, ma misi da parte vari nomi di autori che avevo deciso di affrontare più avanti. Una di questi è Almudena Grandes, il cui momento è arrivato proprio adesso all’interno di #BlogNotesMaggio e del #maggiodeilibri. Il tema di questa settimana è quello degli anniversari e qualche tempo fa, cercando qualcosa di carino da proporre ai lettori, mi sono fatta una bella ricerca su quali autori fossero nati nello specifico nella settimana tra il 7 e il 13 maggio. E chi ti viene fuori proprio oggi 7 maggio? Almudena Grandes (Madrid, 1960). Il romanzo che ho letto è Troppo amore e risale al 2004; io ho letto la traduzione di I. Carmignani pubblicata nel 2011 da Guanda.

Si tratta di una storia molto particolare che s’inserisce nella letteratura erotica dato che non parla solo d’amore ma anche di sessualità. Inizia tutto quando a Maria José arriva una telefonata; non sentiva Jaime da moltissimo tempo, e ora lui è lì, dall’altra parte della cornetta, che le chiede se ha letto che Marcos è morto. Da qui parte il racconto di quando José (si fa chiamare così) aveva conosciuto i due ragazzi, nel lontano 1984, e aveva trascorso con loro un periodo bellissimo della propria vita. Erano così diversi, Marcos bellissimo e timido (il più talentuoso dei tre, che infatti raggiungerà il successo), Jaime meno bello ma più spigliato e travolgente. Avevano frequentato insieme l’accademia d’arte e poi si erano scoperti innamorati, tutti e tre, creando un triangolo amoroso che non sarebbe potuto esistere se fosse venuto a mancare uno di loro. Avevano sfidato la morale comune, le convenzioni sociali e vissuto quell’amore che era troppo per due persone e quindi si era esteso a tre. Ma il tre è un numero dispari e quindi qualcosa è destinato a perdersi.

Era troppo amore. Troppo grande, troppo complicato, troppo confuso, e azzardato e fecondo e doloroso. Era tutto quello che potevo dare, più di quanto mi convenisse. Per questo s’infranse. Non si esaurì, non finì, non morì, semplicemente s’infranse, crollò come una torre troppo alta, come una scommessa troppo alta, come un’aspettativa troppo ambiziosa.

Troppo amore è un romanzo che parla di tre ragazzi all’inizio del loro percorso di crescita. José, Marcos e Jaime scoprono insieme l’arte, l’amore, la sperimentazione, ma soprattutto la libertà di essere ciò che vogliono. S’influenzano l’uno con l’altro, si sostengono, si aiutano. Anche se il triangolo non è mai una figura perfetta, prima o poi tende a sbilanciarsi. Quindi, se il tre è un numero perfetto, nel libro della Grandes, finisce per diventare imperfetto e far crollare tutto.
L’autrice racconta questa storia senza mai diventare volgare, perché si concentra molto sullo stupore delle scoperte che i protagonisti fanno, sulla loro giovinezza. Almudena Grandes segue le varie tappe dell’amore dei tre ragazzi senza mai prendere altre strade o infarcire la narrazione di racconti paralleli o digressioni che potrebbero distogliere l’attenzione.

Ho trovato questo libro parecchio intenso e interessante. Mi sono lasciata trasportare anch’io dalle parole di José (è lei che narra in prima persona) e ho seguito prima con entusiasmo e poi con delusione la nascita, la crescita e infine la morte di un sentimento che in altri contesti potremmo considerare in modo negativo. E invece, qui, la Grandes ce lo propone come qualcosa di pulito e lontano da giudizi. Sta in questo la bravura di un autore, no?

Titolo: Troppo amore
Autore: Almudena Grandes
Traduttore: I. Carmignani
Genere: Romanzo
Anno di pubblicazione: 2011
Pagine: 166
Prezzo: 10 €
Editore: Guanda


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4 pensieri su “Troppo amore | Almudena Grandes | #BlogNotesMaggio

  1. Ieri mio nipote mi chiedeva qualche suggerimento di lettura con ambientazione spagnola (“Però facile zia, per favore!”) per la tesina del suo primo esame (terza media). Ho pensato che, in generale, conosco autori di lingua spagnola ma sudamericani. Spagnoli, spagnoli… nessuno o quasi. Ora mi fai ricordare che ascoltai la Grandes un paio di anni fa al Salone di Torino e mi riproposi di leggere qualcosa.
    Prendere nota.

    • Ah, se hai bisogno di aiuto per la letteratura spagnola chiedi pure. Per la terza media questo, che è di letteratura erotica, lo eviterei, però insomma, ci saranno altri libri di Almudena Grandes da prendere. Io gli avrei consigliato la Giménez-Bartlett, per esempio.

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